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Festival ADRIATICO MEDITERRANEO XV edizione 18-22 agosto 2021

 Programma

 Martedì 17 agosto

Anteprima del festival

Spazio Cinema h 21.30

Proiezione di Portolani 2020 di Paolo Zitti

Un film documentario di Paolo Zitti, Ruben Lagattolla, Carla Marcellini. Musica di Mateus Brandao. Il film parla dell’ambiente portuale e delle peculiarità di ogni mestiere legato al mare, dal punto di vista di chi ci vive e ci lavora, una realtà spesso sconosciuta agli stessi abitanti delle città portuali. Movimenti di grandi macchinari e piccoli gesti manuali permettono l’ingresso e l’ormeggio delle navi in porto, lo scarico delle merci, la costruzione e la manutenzione delle imbarcazioni, la pesca in mare.

In collaborazione con Lazzabaretto Cinema. Ingresso euro 4

 

 

Mercoledì 18 agosto

Sala Polveri ore 18, replica ore 19.15 Different waves

Spettacolo musicale per flauti e suoni elettronici uniti ai suoni sottomarini registrati dall’idrofono posizionato per  7 mesi al largo di Rimini. Uno spettacolo per immergersi tra le onde, sotto le onde. Un’immersione sonora, un’esplorazione attraverso l’ascolto, una ricerca in apnea tra le sfumature del contrastante rapporto tra l’uomo e altre forme di vita che abitano il mare. Il concerto si svolgerà nell’ambito del progetto europeo intereg Italia Croazia soundscape sull’inquinamento acustico in alto Adriatico in collaborazione con la fondazione cetacea onlus.

La performance è stata sviluppata all’interno del progetto Soundscape cofinanziato dal programma Interreg Italy Croatia.

ingresso euro 3

 

Spazio Cinema ore 19

Egitto: la strategia del silenzio. Da Ahmed Samir a Patrick Zaki

con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Pierfrancesco Curzi, giornalista e scrittore, modera Fabio Burattini, responsabile Amnesty International Marche, incontro a cura di Amnesty International

 

Corte Mole ore 21.30 Verso Sud

DANILO REA pianoforte

Orchestra femminile del Mediterraneo

Dodici brani di Danilo Rea arrangiati da Marcello Sirignano. L’organico prevede orchestra d’archi, oboe, clarinetto, violino jazz, basso, batteria e pianoforte solista.

Danilo Rea è pianista di formazione classica, diplomato a Santa Cecilia di Roma, si è affermato sulla scena musicale internazionale con un suo stile personale, maturato attraverso la carriera come jazzista e oculate scelte musicali, audaci quanto originali. Il suo repertorio non conosce limiti di genere. Dai Beatles alle arie d’opera, dagli standard jazz alle canzoni dei nostri cantautori, la musica di Danilo Rea dimostra un eclettismo e una versatilità che fanno del jazz un linguaggio applicabile a qualunque tipo di brano senza limiti di sorta. Le sue composizioni sono un equilibrio perfetto tra lirismo melodico e spiccato senso ritmico. Nella serata verranno eseguite musiche originali di Rea arrangiate dal suo collaboratore e violino solista Marcello Sirignano.

ingresso euro 10

 

Giovedì 19 agosto

 Passetto ore 6

Maria Moramarco & Trio Barocco

Note di Terra

Maria Moramarco voce

Luigi Bolognese chitarre

Eva Maria Rusche tastiere

Marco Ambrosini nickelarpa

Angela Ambrosini nickelarpa

 

Note di Terra è un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei “cafoni all’inferno”: uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Maria Moramarco proviene da una famiglia di “cantori”, è docente di lingue presso liceo classico, è al tempo stesso ricercatrice e interprete, Il suo repertorio contiene una grande quantità di canti della Murgia raccolti attraverso una paziente ricerca iniziata negli anni ’70 e mai terminata. Con Luigi Bolognese e Silvio Teot ha fondato nel 1978 il gruppo “ Uaragniaun” con cui ha all’ attivo 14 pubblicazioni. Marco Ambrosini è conosciuto come il pioniere della nyckelharpa in Europa continentale (una viola d’amore a chiavi, in uso anche in Italia sia dal Medioevo ma in tempi moderni simbolo della musica tradizionale svedese). Originariamente violinista classico, si è dedicato alla viola a chiavi sin dagli anni ottanta e si esibisce con questo strumento nei teatri più prestigiosi, come la Scala di Milano, la Carnegie Hall di New York, la Filarmonica di Berlino o collaborazioni con la Filarmonica di Mosca. Negli ultimi anni ha preso parte a numerose produzioni radiofoniche e televisive e a registrazioni come solista, compositore o membro di numerosi ensemble di musica antica e di musica d’avanguard Angela Ambrosini suona nyckelharpa sin da giovanissima. Negli ultimi anni ha eseguito numerosi concerti in vari paesi europei suonando in ensemble di fama internazionale, come Oni Wytars, la Capella Antiqua Bambergiensis, Ensemble Triskilian (Germania), il coro Vox Clamantis e la Filarmonica di Tallinn (Estonia), con il sestetto “Festa Italiana” di Lucilla Galeazzi (Italia) e con La Chimera (Italia/Argentina). Eva-Maria Rusche ha studiato musica sacra, organo e strumenti storici a tastiera a Lubecca, Vienna e Stoccarda con Michael Radulescu, Jürgen Essl, Arvid Gast, Franz Danksagmüller, Hans-Jürgen Schnoor e Jon Laukvik. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento e ha insegnato clavicembalo all’Università Musikhochschule di Stoccarda. Attualmente vive a Costanza come musicista freelance ed insegnante di musica. È attiva come solista e membro di formazioni internazionali come l’Ensemble Supersonus, Oni Wytars o il Konstanzer Kammerchor, con i quali si esibisce al clavicembalo, piano, organo e fortepiano.

 

Sala Boxe ore 18

L’Albania nello specchio della storia: incontro con Roberto Morozzo della Rocca e consegna del Premio Adriatico Mediterraneo

Roberto Morozzo della Rocca, ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma, è il massimo esperto italiano di Albania. Ha scritto vari libri sulla storia del Paese balcanico, toccandone molti aspetti. Una lezione dal vivo, per farci entrare nelle pieghe della storia complessa e affascinante del “Paese di fronte”.

Modera Sergio Sparapani

interviene Fabio Pigliapoco

 

Spazio Cinema h 19

incontro a cura dell’Associazione Greco, ospite la professoressa Filomena Giannotti, Università di Siena

Dalle migrazioni nel Mediterraneo alla pandemia: attualizzazioni di Enea

Nel 1944 Thomas Stearns Eliot ha definito l’Eneide “il classico di tutta l’Europa”. Se durante la Seconda guerra mondiale il capolavoro di Virgilio appariva come un simbolo d’unione in un’epoca di tragiche divisioni, negli ultimi anni si è tracciato un parallelo soprattutto fra Enea profugus, costretto ad abbandonare una patria distrutta e ad attraversare il Mediterraneo alla ricerca di un futuro, e i molti Enea che affrontano oggi analoghi viaggi di disperata e spesso fatale migrazione, nel Mediterraneo e non solo. Anche nel tragico frangente della pandemia – che in questi mesi ha di fatto soppiantato nelle cronache l’emergenza degli sbarchi – si è tornati a guardare all’Eneide e in particolare all’esempio di pietas verso i propri cari che Enea ha offerto mentre fuggiva dalla sua città in fiamme: “La civiltà” – è stato scritto – “è Enea che porta il padre sulle spalle”.

 

Corte Mole ore 21.30

Nostos in Un Fanfara transadriatica

Irida Gjergji, viola e voce

Flavia Massimo, violoncello e voce

 

Il concerto è un cortocircuito geografico di sonorità che partono dai Balcani per raggiungere le atmosfere mediterranee e mediorientali in un libero abbraccio. Il repertorio è composto di brani popolari, provenienti dall’Albania, Romania, Kossovo, Bulgaria, Macedonia, Grecia etc Una sorta di esperanto musicale, un viaggio acustico/elettronico. La musica popolare rivisitata e messa a servizio di un minimalismo espressibo scuro e luminoso. Una fanfare onirica e nostalgica per solo viola, violoncelle e electronics.

 

Ingresso euro 10

 

Venerdì 20 agosto

Passetto ore 6 Andrea Vettoretti  trio in Contrattempo

Andrea Vettoretti musiche & chitarra, Riviera Lazeri, violoncello, Fabio Battistelli, clarinetto

La musica di Andrea Vettoretti interagisce con i suoni cosmici dove tradizione e innovazione si uniscono per ottenere suggestioni sonore ed emozioni. La chitarra, il violoncello e il clarinetto, costruiscono nuove emozioni e nuove sonorità sempre con grande eleganza e con uno stile unico. Andrea Vettoretti in collaborazione con l’astrofisico Paolo Giommi esplora i suoni dello Spazio unendoli alla musica, creando un’unica poetica energia. Il pubblico potrà così immergersi nell’ascolto primordiale dei suoni dell’universo come ad esempio i 3° K, (i suoni emessi dopo il Big Bang) le stelle Pulsar, e le sinfonie cosmiche emesse da galassie come la via lattea. Un onirico percorso musicale dall’ inizio dei tempi, dalla prima luce dell’Universo, per riscoprire alla fine la grande bellezza del Pianeta Blu, la nostra casa. Oggi, anche grazie alle missioni spaziali, abbiamo sviluppato grande sensibilità nella difesa della Terra, forse stiamo anche comprendendo che, nella sua complessa integrità, è quasi un essere vivente, del quale non siamo solo spettatori, ma parte integrante della sua stessa vita.

 

Sala Boxe ore 18

1991 e oltre: gli albanesi in Italia

Nel 1991, l’anno della caduta del comunismo in Albania, iniziava la grande ondata migratoria degli albanesi in Italia. I primi sbarchi furono a Brindisi, nel marzo di quell’anno. Da quel momento, la comunità albanese in Italia è cresciuta costantemente, fino a diventare una delle più grandi. Una tavola rotonda per raccontare la presenza albanese in Italia, dai primi passi al radicamento, all’emigrazione di ritorno. Un dialogo a più voci, con: Francesca Mandese, giornalista brindisina che seguì gli sbarchi del ’91, Artur Spanjolli, scrittore albanese autore di romanzi in lingua italiana

 

 Spazio Cinema h 19

incontro a cura dell’Associazione Greco, ospite la professoressa Lucia Floridi e il professor Federico Condello

Dare (falsa) voce alla donne. Falsificazioni di testi femminili dall’Atene classica a oggi.

«Il silenzio fa belle le donne», recita un verso di Sofocle che nell’antichità divenne proverbiale (Aiace, v. 293). «La cosa più bella per un donna» ‒ gli fa eco Euripide – «è il silenzio» (Eraclidi, vv. 476s.). Dall’antichità a oggi, la voce maschile soverchia la voce femminile, e il «silenzio delle ragazze» ‒ come l’ha chiamato una scrittrice inglese contemporanea, Pat Barker ‒ è una cifra durevole della storia occidentale.

Ma c’è un fenomeno forse ancora peggiore, e certo più insidioso, del «silenzio delle ragazze»: la pretesa maschile di parlare in luogo e a nome delle donne. Un esempio sintomatico e peculiare è rappresentato dai falsi letterari o documentari che – confezionati da uomini – vengono attribuiti a donne storiche o immaginarie. Passeremo in rassegna esempi di possibili voci femminili falsificate in parte o in toto, dalla letteratura della Grecia arcaica e classica fino all’Italia – anzi, alle Marche – dei nostri giorni.

   
Corte Mole ore 21.30

Livio Gianola in concerto

Mediterranean Flamenco Jazz

Livio Gianola – chitarra

Flaviano Braga – fisarmonica / bandoneon

Simone Mauri – clarinetto basso

Livio Gianola è l’unico chitarrista non spagnolo ad aver scritto musiche per il prestigioso Ballet Nacional de España e per altri grandi nomi del flamenco quali Antonio Canales, Rafael Amargo e Lola Greco. Col suo inconfondibile stile chitarristico ha inciso 5 CD come solista (il 6°, un concerto per chitarra e orchestra è in preparazione) e pubblicato numerose opere per varie case editrici. Ha eseguito recital e concerti in tutti i continenti esibendosi nei più prestigiosi scenari. È considerato dalla critica internazionale il maestro della chitarra a 8 corde. Livio Gianola si presenta affiancato sul palco dal bandeonista-fisarmonicista Flaviano Braga e dal clarinettista basso Simone Mauri, due maestri dei propri strumenti che arricchiranno la sua musica con virtuosismi e improvvisazioni, trasportando gli spettatori in un viaggio immaginario ricco di colori latini tra flamenco e jazz.

 

 ingresso auro 10

 

Sabato 21 agosto

Passetto ore 6 Filippo Cosentino

Filippo Cosentino è da considerarsi uno dei più interessanti chitarristi italiani. Di recente ha pubblicato Baritune (Incipit Egea Musica) nel quale si cimenta con la chitarra baritona, strumento di indubbio fascino. La scelta di strade non ovvie e il conseguente rigore artistico hanno contribuito a creare uno stile personale e in continua evoluzione consentendogli, in ogni lavoro, di apporre il suo timbro di originalità, accompagnato di pari passo alla crescita strumentale sullo strumento (elettrica, classica, baritona).

 

Sala Boxe ore 18

L’Albania e il sogno europeo: a che punto siamo?

L’Albania è membro effettivo della NATO da più di dieci anni e cerca ora di integrarsi nell’Unione europea. Un percorso lungo e accidentato, fatto di dure riforme ma anche di importanti esperienze di cooperazione. Tra queste, la Strategia europea per la regione adriatico-ionica. Intervengono: Gentiola Madhi di Osservatorio Balcani e Caucaso, Ronald Car, docente di Storia delle istituzioni politiche Università di Macerata, Fabio Pigliapoco, Iniziativa adriatico-ionica , moderatore Alfredo Bardozzetti– segretario sez. Ancona del Movimento Federalista Europeo

 

 

Canalone Mole ore 19.30 e ore 22.30: Dreams traces travelling container

Il progetto racconta le storie positive di realizzazione in un paese diverso da quello di nascita, si sviluppa a partire da una raccolta di storie, antiche e contemporanee. Narrare il potenziale di realizzazione oltre le difficoltà del contingente,è rendere omaggio alla capacità umana di trasformare le difficoltà in opportunità di rinascita.Il nostro progetto si propone di fare un’analisi creativa della circolarità della storia antropologica dei flussi umani e tracciare le rotte dei sogni che da sempre muovono le donne e gli uomini alla ricerca di un cambiamento felice. Investigare l’energia scaturita dai sogni è anche un modo per capire come riattivare la nostra creatività, e speranza di un futuro possibile da realizzare. I sogni appartengono ad ogni persona; illuminarli genera empatia, riducendo le paure dettate dal pregiudizio, dal confronto con qualcuno che crediamo diverso, che ha gli stessi sogni e le stesse aspirazioni: riduce la distanza umana con colui che chiamiamo solo migrante. Si fa teatro perché l’uomo possa guardarsi dall’esterno e comprendersi.

Progetto finanziato da Europa Creativa

 

La Banchina ore 19.30 Barodrom Orkestar

Con più di 600 concerti in Europa, tra festival, teatri e club, con tre dischi all’attivo e tantissime collaborazioni, la Baro Drom Orkestar è una delle più belle realtà nel panorama della world music.Il quartetto nato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, ha negli anni sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.

 

 

Corte Mole ore 21.30 James Senese Napoli Centrale

Senese Ha festeggiato i propri cinquant’anni di carriera sui palchi di tutta Italia, regalandosi e regalando al suo pubblico un doppio album antologico dal vivo, “Aspettanno ’O Tiempo”. I concerti del suo ultimo tour 2018-2019 (tutti sold out) sono presi d’assalto da un pubblico che unisce padri e figli in un rito che trascende il semplice concerto. JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE va visto dal vivo, con i suoi settantaquattro anni che sul palco diventano venti, e la sua musica, una dirompente miscela di “negritudine“ che unisce stilemi jazz, funk, Africa, con la radice musicale partenopea.James Senese annuncia due importanti novità per il 2021.Nella tarda primavera l’artista napoletano pubblicherà un nuovo album di inediti, oltre all’uscita del documentario “James” di Andrea Della Monica, presentato con successo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel settembre 2020.

ingresso euro 20, bambini under 12 euro 10

 

Domenica 22 agosto

Passetto ore 6

Realmente Napoli

Tommaso Chimenti voce

Luciano Damiani mandolino

Michele Libraro chitarra

Un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana”, canzone d’arte e di riferimento culturale nel mondo, in un geniale connubio di poesia e musica che resiste ancora oggi, all’onta del tempo. Canzoni universali che ci appartengono per le profonde suggestioni che suscitano, ascoltandole. Dall’accorata interpretazione di “ Era de Maggio” a “ Maria Mari”, da “ Voce ‘e notte” a “Uocchje c’arraggiunate”, un susseguirsi crescente di brani vocali e strumentali, come la travolgente “Tarantella di Calace”, “Torna a Suriento”, “Reginella “, trascrizioni eleganti e delicate che arricchiscono di colori queste musiche, senza tuttavia alterarne la semplicità e la schiettezza.

 

 

Canalone Mole ore 15, 17.30 e ore 20.30: Dreams traces travelling container

Il progetto racconta le storie positive di realizzazione in un paese diverso da quello di nascita, si sviluppa a partire da una raccolta di storie, antiche e contemporanee. Narrare il potenziale di realizzazione oltre le difficoltà del contingente,è rendere omaggio alla capacità umana di trasformare le difficoltà in opportunità di rinascita.Il nostro progetto si propone di fare un’analisi creativa della circolarità della storia antropologica dei flussi umani e tracciare le rotte dei sogni che da sempre muovono le donne e gli uomini alla ricerca di un cambiamento felice. Investigare l’energia scaturita dai sogni è anche un modo per capire come riattivare la nostra creatività, e speranza di un futuro possibile da realizzare. I sogni appartengono ad ogni persona; illuminarli genera empatia, riducendo le paure dettate dal pregiudizio, dal confronto con qualcuno che crediamo diverso, che ha gli stessi sogni e le stesse aspirazioni: riduce la distanza umana con colui che chiamiamo solo migrante. Si fa teatro perché l’uomo possa guardarsi dall’esterno e comprendersi.

Progetto finanziato da Europa Creativa.

 

 

Spazio Cinema h 19

Le Ferite parlano

Dialoghi con associazioni locali e presentazione del libro Le Ferite, antologia edita in collaborazione con Einaudi Editore per celebrare i 50 anni di Medici Senza Frontiere. Lettura di brani tratti da Le Ferite a cura di Martina Sulpizi, volontaria del Gruppo MSF di Ancona. Intervengono: Pierfrancesco Curzi, giornalista e scrittore, Federica Iezzi, cardiochirurgo pediatra e operatore umanitario di MSF, Luca Mercanti, arcigay Comunitas Ancona. Modera Giovanni Filosa, giornalista. Incontro a cura di Medici Senza Frontiere

 

 

Sinagoga h 19.15

Le-Kel’Olan

Un viaggio attraverso le musiche degli ebrei d’Italia

con

Enrico Fink, voce e flauto

e la partecipazione di Giuseppe De Trizio, chitarra

 

Presenti con continuità storica in Italia da più di duemila anni, gli ebrei  portano con sé in ogni piccola o grande comunità un ricchissimo repertorio musicale di tradizione per di più orale, diverso di città in città e di  sinagoga in sinagoga, un mélange di influenze e invenzioni, memorie  antichissime e creazioni più recenti.  Questo incontro sta fra la conversazione e il concerto, raccontando con  parole ed esempi musicali alcuni passaggi di una lunga ricerca in questo  mondo affascinante – sia in realtà dove la tradizione è viva e vibrante, sia in altre dove studiare la musica tradizionale significa spesso tuffarsi in vecchi  spartiti del coro, trascrizioni, e vecchie registrazioni.

 

Ricercatore e musicista, Enrico Fink è di ritorno da un incarico trimestrale presso l’università di  Oxford come parte di un gruppo di studi internazionali sulla musica ebraica in Europa fra il XVI e il XVIII secolo, ed è impegnato in un progetto di trascrizione e analisi del patrimonio musicale delle  tradizioni ebraiche italiane assieme a ricercatori italiani, americani, tedeschi e israeliani. Nel corso  dell’ultimo anno ha completato la sua sesta tournée americana, esibendosi in università teatri e  istituzioni ebraiche con un programma relativo alle tradizioni musicali ebraiche italiane; e ha  concluso una tournée teatrale triennale in cui ha diretto l’Orchestra Multietnica di Arezzo su sue  composizioni originali per il nuovo spettacolo scritto da Stefano Massini e interpretato da Ottavia  Piccolo. È presidente della Comunità Ebraica di Firenze dal novembre 2020.

 

La Banchina ore 19.30 La Repetition

Esplorare il sound del nuovo Salento crocevia di popoli, tracciare il cerchio di una nuova comunità attraverso l’energia potente di ritmi e note meticci. Ridurre all’essenziale la moltitudine di informazioni che la musica del Mondo ci offre, per poi farla rinascere: è questa l’idea centrale de “La Répétition”.Cinque musicisti, ognuno coinvolto personalmente nella ricerca di nuovi spazi sonori, si incontrano per mettere a frutto le consapevolezze derivate dalle loro esplorazioni.Qual è il punto di incontro fra il balafon a del Burkina Faso e il Daf Persiano?Cosa ha da raccontare un Organetto ad un Kamele ‘Ngoni?Qual è il trait d’union fra una melodia dei balcani e una danza del Mali?E come può oggi tutto questo rinascere e vivere all’interno di un territorio così forte della propria identità culturale, il Salento?Come le 5 punte di una stella, cinque musicisti cercano organicamente di equilibrarsi, per mantenersi costantemente coesi ed equidistanti dal centro: il sound essenziale del Nuovo Mediterraneo.

 

Corte Mole ore 21.30

Raiz, Fink, Radicanto

Musica Immaginaria Mediterranea

Raiz, canto; Giuseppe De Trizio, chitarra classica; Adolfo La Volpe, oud, chitarra elettrica; Francesco De Palma, cajon, tamburi a cornice, tar, riqq

Il nuovo concerto di Raiz & Radicanto (realizzato con il contributo del programma PugliaSounds Record, della regione Puglia) continua il percorso svolto in questi anni di ricerca, rielaborazione e scrittura della musica del Mediterraneo affiancando alla riproposta dei brani tradizionali la scrittura originale di nuove composizioni. Oggetto dell’’indagine è il mare, viatico di suoni e peregrinazioni musicali, storie ed echi di gente rivissute attraverso le antiche cantigas sefardite e la rilettura della tradizione meridionale italiana, sempre votate alla struttura della forma “canzone”. Ballate acustiche, intense, legate con dolcezza ed efficacia all’alternanza delle stagioni della vita umana. Una musica immaginaria mediterranea, meticcia, che nasce dall’incontro di Raiz (storica voce degli Almamegretta) con i Radicanto consolidato negli ultimi 16 anni con la realizzazione di tour e lavori discografici, finalisti del Premio Tenco e nella Top Ten della World Music Chart of Europe. Un concerto potente e raffinato al tempo stesso, in cui l’universo sonoro della voce di Raiz si intreccia ai ritmi cadenzati, agli echi delle corde, delle pelli e dei papiri che scivolano come rivoli di un racconto che sembra non avere mai fine. Cantighe sefardite, salmi, canzone napoletana, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici: lingue e linguaggi che si inseguono, una “democrazia del pentagramma”, il mediterraneo come una realtà panregionale, senza frontiere.

 

ingresso euro 10

 

evento in collaborazione con AMAT

 

programma

 

 

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